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LA FUSIONE ITA-LUFTHANSA VA IN PORTO: SI SCIOGLIE IL NODO SU LINATE

17 marzo 2025

a cura di Alessandro Nacci

Si è conclusa lo scorso 17 gennaio la lunga vicenda legata alla fusione tra ITA Airways e Lufthansa avente ad oggetto l’acquisizione da parte dell’aerolinea tedesca di una partecipazione di minoranza pari al 41% nella compagnia italiana, prima di proprietà esclusiva del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nell’operazione di fusione, una delle principali obiezioni, indicate dalla Commissione UE nel suo Statement of objections riguardava l’eccessivo peso che le due compagnie avrebbero avuto nello scalo cittadino milanese, da sempre punto di riferimento per la clientela business in partenza e in arrivo nel capoluogo meneghino. La principale preoccupazione della Commissione era infatti quella che, a seguito della fusione tra i due vettori, si sarebbe creata una situazione di parziale monopolio nello scalo, con conseguenti aumenti dei prezzi e con un possibile peggioramento dei servizi offerti.

Da un punto di vista normativo l’operazione tra i due vettori può essere analizzata nell’ambito della disciplina delle concentrazioni di cui all’art. 101 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea e non è arduo ritenere che, senza adeguate misure correttive, come quelle richieste dalla Commissione, gli ulteriori risvolti avrebbero riguardato una situazione di vero e proprio abuso di posizione dominante da parte dei due vettori.

Ciò che è importante ricordare a riguardo è che, a differenza di altri aeroporti per i quali l’obiezione avrebbe potuto essere quella della possibilità di ulteriori voli da parte di altri operatori aerei, l’aeroporto di Milano-Linate “Enrico Forlanini” risulta attualmente saturo, non essendovi ulteriori slot disponibili per la movimentazione dei velivoli. Per “slot”, infatti, si intende la cd. “banda oraria” in cui ad un determinato vettore è concesso usufruire di tutti i servizi offerti dalle strutture aeroportuali, trattandosi sostanzialmente dei diritti di atterraggio e decollo.

Per scongiurare il pericolo prospettato dalla Commissione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva ottenuto la possibilità di fornire spiegazioni e soluzioni al problema entro lo scorso 26 aprile e – anche se a seguito di alcune frizioni con il futuro partner tedesco – ha inviato quanto necessario alla Commissione. A seguito di ulteriori trattative e attriti tra il management di ITA e Lufthansa e con la Direzione Generale per la Concorrenza presso la Commissione Europea, la fusione è stata definitivamente approvata lo scorso novembre.

Gli impegni sottoscritti dai due vettori e dal Mef al fine di ricevere l’approvazione da parte dell’Antitrust UE sono stati diversi e vengono enucleati in una decisione della Commissione adottata sulla base del Regolamento 139/2004 e datata al 03/07/2024, messo a disposizione del pubblico dalla Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione attraverso il proprio sito web. A pagina 509 sonoevidenziati i cd. remedies sottoscritti dalle parti riguardo il problema degli slot dell’aeroporto di Linate. In particolare, è stato disposto il rilascio di circa 30 slot giornalieri per permettere a compagnie rivali di poter avviare connessioni capaci di competere con la nuova joint venture italo-tedesca. Successivamente al rilascio degli slot, la compagnia ritenuta idonea dalla Commissione a subentrare nel loro possesso è stata la britannica easyJet, la quale ha già confermato l’avvio del posizionamento di almeno 6 aeromobili nello scalo milanese, riservandosi però la possibilità di noleggiare da ITA 2 o 3 velivoli e il relativo personale (in cosiddetto wetlease) per almeno un anno.

È difficile ritenere che questa misura, se non accompagnata da più importanti azioni di tipo strutturale, sia in grado di stimolare una vera e duratura concorrenza nello scalo di Linate, tenendo conto soprattutto della particolare clientela che a quest’aeroporto si rivolge – quella business si intende – e del fatto che easyJet ha già la sua principale base operativa nell’Europa continentale presso l’aeroporto di Milano Malpensa. Tuttavia, sembra che la Commissione abbia considerato easyJet come più idonea a rilevare gli slot rispetto alla competitor Volotea per via delle sue dimensioni e della sua politica particolarmente aggressiva in tema di espansione del network, garantendo così una maggiore possibilità di attenuazione delle conseguenze derivanti dalla fusione ITA-Lufthansa.

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