Lab-IP

Rifiuti speciali e gare d’appalto: sicurezza pubblica e sanitaria tra eco-gestione nazionale e influenze europee

 

 

Marta Maurino

 

 

Oggetto

“Rifiuti speciali e gare d’appalto: sicurezza pubblica e sanitaria tra eco-gestione nazionale e influenze europee”

 

 

Piano dell’indagine

La prima parte dell’elaborato, prevede un’analisi dell’attuale panorama europeo ed italiano del settore dello smaltimento dei rifiuti speciali. Particolare attenzione è rivolta ai criteri di divisione delle competenze tra enti e all’analisi del sistema sinergico di soggetti che operano in tale settore, privati compresi. Partendo dalla direttiva 98/2008/CE e dall’analisi del titolo IV del D.lgs. 152/06 ho messo in evidenza come – attraverso i principi di regolazione, di cost recovery e alla programmazione – in tale settore, l’intervento dei privati sia subordinato a oneri e obblighi, volti a garantire alti livelli di tutela ambientale e derivanti dalla necessità di tenere sotto stretto controllo un’attività qualificata dal TUA come “di pubblico interesse”.

La seconda parte riguarda nello specifico le gare d’appalto aventi ad oggetto rifiuti speciali. In particolare l’analisi verterà sugli oneri imposti ai privati attraverso le gare, le clausole di tutela ambientale e di assorbimento dei costi ambientali rispetto ai tipi di attività svolte.

La terza parte prevede una comparazione con il sistema danese di smaltimento dei rifiuti speciali. Ho svolto, nei mesi invernali, un’attività di ricerca presso il Centre for public Regulation and Administration dell’Università di Copenhagen (con finanziamento di Roma Tre per “progetto ricerca tesi all’estero”). Il capitolo è in lingua inglese, l’abstract è stato sottoscritto dal Professor Pagh e di questo capitolo, mancano solo le conclusioni.

 

 

Obiettivi dell’indagine

La prima parte dell’indagine mira a dimostrare quanto necessario sia l’intervento dei privati in tale settore e al contempo quanto difficile sia l’accesso al mercato ai privati per limiti di derivazione comunitaria e nazionale.

La seconda parte ha come obiettivo quello di analizzare come, nel suo concreto operare, lo Stato fa della tutela ambientale e della sostenibilità come limite allo sviluppo, dei concetti portanti del suo agire. Quanti limiti e oneri imposti dall’UE riesce a rispettare e quanto, delle normative europee è stato effettivamente recepito e messo in atto nel nostro ordinamento.

La terza – quella dell’analisi comparatistica – ha come obiettivo quello di evidenziare quanto un Paese considerato “green” come la Danimarca, sia, nel settore dello smaltimento dei rifiuti (in particolare di quelli speciali), in concreto, molto meno rispettoso dell’Italia dei principi stabiliti dall’UE relativi alla programmazione a lungo termine.

 

 

 

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