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INVITALIA S.p.A. ed il suo sostegno alle imprese innovative

di Alessio Pontillo

06/11/16

 

  1. La società ed il gruppo.
  2. Il sostegno alle imprese innovative.
  3. Alcuni progetti operativi: “Smart&Start Italia” ed “Italia Venture I”.

 

 

  1. LA SOCIETA’ ED IL GRUPPO.

Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., è una società per azioni italiana partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale a sua volta esercita i diritti di azionista d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Questa gestisce quasi tutte le agevolazioni dello Stato alle imprese ed alle start-up  innovative, e fornisce un supporto tecnico ed operativo alla pubblica amministrazione, cercando inoltre di favorire l’utilizzo dei fondi comunitari e nazionali.

Invitalia ha il compito di dare impulso alla crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione; è impegnata nel rilancio delle aree di crisi ed opera soprattutto nel Mezzogiorno.

È, inoltre, Centrale di Committenza e Stazione Appaltante per la realizzazione di interventi strategici sul territorio; tra i suoi obiettivi annoveriamo il sostentamento della crescita e della competitività del sistema produttivo, la valorizzazione delle potenzialità dei territori ed il supporto nell’attrazione di investimenti esteri.

Invitalia S.p.A. è inoltre a capo di un gruppo d’imprese; Infratel Italia, Italia Turismo, Invitalia Ventures, ed Invitalia partecipazioni, che insieme hanno come obiettivo il sostentamento della crescita in settori strategici per l’economia nazionale, quali telecomunicazioni, turismo ed imprese innovative.

Come è facile evincere dalla brevissima introduzione di cui sopra, l’area di intervento del gruppo Invitalia è assolutamente ampia e variegata, estendendosi dall’attrazione degli investimenti esteri al risanamento dell’ex Italsider di Bagnoli, dal favorire l’amministrazione digitale, grazie anche allo sfruttamento di fondi europei, alla gestione di appalti pubblici.

Sviluppare un’analisi completa e dettagliata di tutti i campi d’interesse di tale realtà imprenditoriale sarebbe un lavoro tanto interessante quanto certamente non proponibile in questa sede; per questo cercherò di concentrarmi su di un settore in particolare: il supporto alle start-up innovative.

  1. IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE.

Come anticipato, Invitalia gestisce la quasi totalità degli aiuti statali alle imprese, start-up in testa; e lo fa con ampi margini di discrezionalità: L’attività di ammissione alle agevolazioni per le imprese  innovative, infatti,  è attività tipicamente rientrante nell’esercizio di discrezionalità tecnica, esercitata nel caso specifico proprio da Invitalia, compatibilmente con il diritto comunitario, e sindacabile in sede giurisdizionale unicamente in caso di valutazioni manifestamente illogiche, irrazionali, irragionevoli, arbitrarie, oppure fondate su un palese e manifesto travisamento dei fatti: così sancisce il T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sez. II, 12 novembre 2015, n. 1681.

Il supporto è fornito, inoltre, a termini assolutamente vantaggiosi, in ossequio ad

una politica economica nata nel 2012, con il Decreto Crescita 2.0 (D.L. 179/2012, convertito con lex 221/2012), e che vede come interesse primario, in un momento di forte crisi, il rilancio dell’imprenditorialità, soprattutto giovanile. Tutto ciò, aggiungerei, in un  paese in cui settore secondario è storicamente composto da un tessuto di piccolo-medie imprese, inevitabilmente più fragili delle grandi multinazionali di fronte ad una crisi economica delle proporzioni di quella cominciata nel 2007. Ma Invitalia rappresenta anche un esempio di amministrazione “virtuosa”, in grado di fornire supporto a numerose imprese (672 start up innovative finanziate, con 2.975 occupati; 112.055 iniziative finanziate con l’autoimpiego – 195.492 occupati; 2.020 imprese create con l’autoimprenditorialità, 32.727 occupati; 61 Contratti di sviluppo finanziati e 270 mila nuovi occupati al 30/04/2016, per citare un po’ di numeri.) ed a “prezzi” competitivi, ma di farlo mantenendo i conti in ordine: il 05/08/2016, infatti, il nuovo C.d.a. della controllata del M.E.F. ha approvato il bilancio per l’anno 2015 , chiudendo, secondo “Il Sole 24 ore”, per l’ottavo anno consecutivo con un risultato positivo, registrando un utile di 806mila euro.

Invitalia sostiene le start-up tanto nella fase embrionale, di concezione, sviluppo

 ed effettivo ingresso nel mercato, quanto durante la vita dell’impresa stessa: nella prima troviamo, da un lato, un sostegno  prettamente finanziario, consistente nell’erogazione di agevolazioni per la realizzazione degli investimenti, nel contributo alle spese di gestione ed in ogni altro supporto di questo tipo che possa risultare utile all’impresa. Dall’altro latro abbiamo un sostegno alle start-up di carattere più tecnico, consistente nell’erogazione di servizi reali gratuiti, di accompagnamento e di tutoring tecnico e gestionale, sia nella fase antecedente la presentazione della domanda che successivamente al provvedimento di concessione delle agevolazioni, nel primo anno di attività. Un supporto, dunque, che si concretizza con il porre l’expertise dello staff della controllata al servizio delle nuove aziende e dei loro fondatori, i quali spesso si trovano per la prima volta di fronte ai problemi quotidiani del “fare impresa”.

Nella seconda fase il supporto si confà di un lavoro di “accompagnamento”

dell’impresa, tramite incontri per aiutare i team di progetto a focalizzare l’idea imprenditoriale (scelte progettuali e sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa). Al quale va ad aggiungersi un tutoring di tipo tecnico-gestionale, servizio altamente specialistico e strutturato sulle esigenze specifiche di ogni singola start-up, erogato con modalità on-line.

  1. ALCUNI PROGETTI OPERATIVI: Smart&Start Italia” ED

“Italia Venture I”.

L’intervento più importante gestito oggi dalla S.p.A. per sostenere la nascita e la crescita delle imprese innovative sul territorio nazionale è costituito dal progetto “Smart&Start Italia”: Smart&Start è un pacchetto di incentivi predisposti e stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico; soggetto gestore dell’intervento è invece proprio Invitalia, alla quale sono affidati gli adempimenti tecnici ed amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni, nonché il compito di effettuare monitoraggi, ispezioni e controlli. A fruire del progetto potranno essere tanto le start-up già iscritte nella speciale sezione del registro delle imprese, nel rispetto dei requisiti ex art.25 del D.L. 179/2012; quanto gruppi di persone fisiche che intendono istituirne una nuova in Italia entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione al piano di finanziamento, anche ove queste siano residenti all’estero ovvero abbiano nazionalità straniera. Smart&Start  parte nel 2014, con una prima edizione riservata alle sole regioni del Mezzogiorno; con il D.M. 24/09/2014 il MiSE ha poi rinnovato le agevolazioni, estendendole alle imprese innovative localizzate su tutto il territorio nazionale. Dal 15/02/2015 è dunque possibile presentare le nuove domande, con procedura completamente informatizzata: tutte le fasi, dalla presentazione della domanda all’erogazione del finanziamento, sono gestite on line tramite piattaforme dedicate, al fine di rendere i tempi di valutazione quanto più possibile ridotti, rispondendo così all’esigenza delle imprese di ricevere una risposta in tempi rapidi. Le richieste sono valutate in base all’ordine di arrivo, non sono dunque previste graduatorie; la dotazione finanziaria è di 220 milioni di euro e le agevolazioni saranno concesse fino ad esaurimento fondi: ad oggi sono più di mille i business plan presentati, ed oltre 200 quelli finanziati. Scendendo un po’ più nel dettaglio, l’incentivo sarà stanziato a favore di quei progetti che prevedono programmi di spesa di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, destinati a coprire i costi di gestione ed, alternativamente ovvero cumulativamente, all’acquisto di beni d’investimento. Tali programmi di spesa saranno coperti con mutuo a tasso zero per il 70% dell’ammontare; la quota coperta dal finanziamento agevolato raggiunge l’80% nel caso in cui le compagini sociali siano composte in maggioranza da donne, under 35 ovvero se l’impresa abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero. Ove le start-up destinatarie siano localizzate in un regione classificata “di convergenza” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano), il 20% del finanziamento sarà  concesso a fondo perduto. Le richieste provenienti da società che si impegnano a finanziare almeno il 30% del piano di investimento con capitale proveniente da investitori istituzionali sono valutate in via preferenziale; le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento. Alle le sole imprese costituite da meno di 12 mesi, infine, saranno fornite agevolazioni di tipo reale: servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fattispecie.

All’interno del gruppo Invitalia è presente un’altra realtà alla quale  mi sembra doveroso accennare, in queste righe conclusive, a completamento della panoramica sulle attività della controllata del Ministero dello Sviluppo Economico in tema del supporto alle imprese innovative: Invitalia Ventures S.G.R.

Invitalia Ventures è una società di gestione del risparmio controllata dal gruppo

 Invitalia. L’S.G.R., che secondo il “2Q 2016 PitchBook’s European Venture Industry Report” già dopo pochi mesi di attività può essere annoverata fra le più attive Venture capital in Europa, e prima in Italia, agisce tramite co-investimento con Venture capital privati nazionali ed internazionali con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della Venture industry e delle imprese innovative in Italia.

In merito all’attività concretamente svolta dalla società, è da segnalare come il

30 settembre 2015 abbiano avuto inizio le operazioni d’investimento del nuovo fondo “Italia Venture I”, fondo comune d’investimento di tipo chiuso e riservato, con un patrimonio di 50 milioni di euro provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico e destinato alle start-up ed alle Pmi innovative ad alto potenziale di crescita. Il fondo opera solo in co-investimento, fino ad un massimo del 70%, con operatori privati nazionali ed internazionali; per ogni operazione sarà possibile stanziare una somma tra 500 mila ed 1,5 milioni di euro.

Invitalia Ventures lavora anche parallelamente all’azione di Smart&Start Italia,

riservandosi di valutare ulteriori investimenti a sostegno delle imprese già finanziate dal progetto e che presentino le migliori prospettive di crescita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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