Lab-IP

La governance multilivello delle energie rinnovabili

 

Enzo Lombardi

 

 

PIANO DELL’INDAGINE

La tesi esamina l’interazione tra i  diversi livelli normativi in materia di energie rinnovabili e le ripercussioni sul procedimento di istallazione di impianti alimentati da FER. Partendo dal livello comunitario, si approfondisce il processo di traslazione delle competenze in materia energetica dal piano statale a quello europeo, determinato dalla connessione tra lo sviluppo delle rinnovabili e la lotta ai cambiamenti climatici (fenomeno sovrastatale). Dopo la disamina dei trattati e delle principali direttive nel settore delle energie rinnovabili, si procede con l’illustrazione dei principi della governance multilivello che, proprio nel campo delle rinnovabili, fanno emergere la necessità di una maggiore collaborazione tra Unione Europea, Stati e Regioni. Passando al livello statale si esamina la materia “energie rinnovabili” nel contesto costituzionale. La trasversalità di tale materia determina una complessa articolazione di competenze che influenza il procedimento di autorizzazione all’istallazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. In questo procedimento confluiscono, infatti, le opposte tensioni in materia di energie rinnovabili che, da un lato, puntano ad una disciplina uniforme sul piano statale e, dall’altro, valorizzano le connessioni tra il settore delle rinnovabili e i poteri degli enti territoriali periferici nell’ottica della “generazione distribuita”. Viene quindi approfondita la normativa nazionale in materia di energie rinnovabili, focalizzando l’attenzione sulla disciplina del procedimento per l’istallazione degli impianti alimentati da FER (d.lgs. 387/2003 e d.lgs. 28/2011).Vengono, inoltre, affrontati i temi della complessità organizzativa orizzontale in materia di energie rinnovabili (Ministeri, GSE, Autorità) e della Strategia Energetica Nazionale. Si arriva, così, al livello regionale dove vengono esaminate le normative regionali in materia di energie rinnovabili e lo strumento del Piano Energetico Regionale. Particolare attenzione viene dedicata alle non-cost barriers, determinate dalla disciplina regionale emanata in assenza di “linee guida nazionali”, e al nuovo ruolo degli enti locali nel settore delle rinnovabili delineato dal “Patto dei Sindaci”.

 

 

 

OBIETTIVI DELL’INDAGINE

Sottolineare che la disciplina multilivello del settore delle energie rinnovabili è una conseguenza della trasversalità della materia che, da un lato, necessita di una disciplina sovrastatale (vedi lotta ai cambiamenti climatici) e, dall’altro, è  intimamente connessa con interessi rappresentati dagli enti locali periferici. L’ Unione Europea ha posto, tra gli obiettivi per lo sviluppo del settore,  la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di energie rinnovabili, in particolare quelli riguardanti l’istallazione degli impianti. Tale semplificazione non può, però, passare per un sacrificio degli interessi di cui sono portatori, in un’ottica di generazione distribuita, gli enti territoriali periferici. È quindi necessario un coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali che si perfeziona, nel procedimento di istallazione degli impianti alimentati da FER, attraverso lo strumento della Conferenza Unificata e l’attivazione di processi di partecipazione delle comunità locali e, fuori dal procedimento di cui sopra, attraverso la valorizzazione della Strategia Energetica Nazionale come trait d’union tra la disciplina europea e la pianificazione regionale.

 

 

 

 

 

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