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Il nuovo ed il futuro rapporto tra l’Amministrazione finanziaria ed il contribuente

di Luca Petruzzi

09/12/16

  1. Circolare 16/E agenzia delle entrate: il nuovo rapporto AF-contribuente
  2. Il servizio SMS
  3. La soppressione di Equitalia ed il futuro rapporto AF-contribuente

 

 

 1. Circolare 16/E agenzia delle entrate: il nuovo rapporto AF-contribuente

 

Nel 2016 l’Agenzia delle entrate ha emanato la circolare 16/E. Con tale documento l’Amministrazione finanziaria tenta di realizzare un nuovo tipo di rapporto con il contribuente. La prevenzione e il contrasto all’evasione sono gli obiettivi fondamentali che si è prefissata, dando una serie di indicazioni di principio all’interno della circolare stessa.

Innanzitutto la statuizione fondamentale, posta come incipit alla lettura del documento è:

L’evasione fiscale, come da più parti sottolineato, è un grave problema per il Paese, toglie risorse importanti, altera la libera concorrenza e distorce le scelte economiche, creando inefficienze nel mercato e situazioni di non equità.

Nel discorso di fine anno, lo stesso Presidente della Repubblica ha sottolineato in modo assolutamente chiaro e incisivo che “un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall’evasione fiscale. Se solo si riuscisse a dimezzarla, si potrebbero creare oltre 300 mila posti di lavoro: gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero”. (1)

In quest’ottica è dunque imprescindibile continuare nella evoluzione del rapporto fisco-contribuente, che deve essere sempre di più basato sulla fiducia, sulla trasparenza e sulla semplificazione.

Tale scopo è oltretutto conforme con gli indirizzi espressi dall’OCSE che, già nel novembre 2010, ha esplicitamente sollecitato gli Stati a rivedere le relazioni tra l’Amministrazione fiscale ed i contribuenti. (2)

Prima di vedere cosa  si prevede all’interno della circolare del 2016, nel Dicembre 2015 è stato emanato l’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018, all’interno del quale, il Ministro dell’Economia e delle finanze, nel sottolineare la centralità del rapporto fisco-contribuente, ribadisce l’esigenza di maggiore trasparenza, semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti, così da agevolare l’emersione dell’effettiva capacità contributiva già nel momento dell’adempimento spontaneo.

L’Atto di indirizzo precisa, in particolare, che l’attività di prevenzione e contrasto all’evasione deve essere prioritariamente finalizzata a:

 – ridurre il tax gap;

 – migliorare la qualità delle attività di accertamento e verifica;

 – ridurre l’invasività dei controlli;

 – favorire l’integrazione dei processi automatizzati di controllo tra più amministrazioni;

 – favorire la tracciabilità dello stato dei procedimenti.

L’attività del 2016 deve essere pertanto svolta in linea con i criteri sopra esposti, che ne costituiscono la cornice di riferimento, e sarà cura dei responsabili delle varie strutture assicurare la condivisione di tali principi con il personale coinvolto nelle diverse fasi operative.

All’interno della Circolare, l’amministrazione finanziaria, si è prefissata una serie di attività:

  1. svolgimento della ordinaria attività di prevenzione e contrasto, ivi

      inclusa la gestione delle richieste di voluntary disclosure ed il presidio

      del territorio;

  1. coordinamento con altri enti;
  2. contrasto ai fenomeni di frode ed agli illeciti fiscali internazionali;
  3. implementazione dell’adempimento spontaneo;
  4. attuazione del programma di cooperative compliance;
  5. attuazione dei nuovi accordi di ruling internazionale e gestione delle

      richieste di patent box.

Per permettere controlli sempre migliori ed efficienti, importantissime sono le banche dati informatiche che perciò vanno arricchite e aggiornate con dati qualitativamente corretti a supporto delle Risk Analysis.

Il 2016 è stato un anno caratterizzato da una forte realizzazione delle voluntary discolure. Le v.d. rappresentano una sorta di “ultima spiaggia” per il contribuente che abbia trasferito all’estero i propri capitali senza dichiararli alle autorità fiscali, al fine di regolarizzare la propria situazione.

La “Voluntary” è infatti un istituto attraverso il quale chi detiene illecitamente capitali all’estero può provvedere a regolarizzare la propria posizione “autodenunciandosi”, ossia denunciando spontaneamente al fisco del proprio Stato di appartenenza le violazioni commesse in materia di monitoraggio fiscale. Esso è un istituto fortemente appoggiato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (meglio nota come OCSE).

L’Agenzia delle Entrate si è occupata, come si legge nel punto 4, di spingere il contribuente all’adempimento spontaneo, ed a tal proposito ha inserito in agenda nuove comunicazioni dedicate ai contribuenti con particolari anomalie (verificate per mezzo degli studi di settore).

Una delle cose più importanti, se non la più importante (per quanto riguarda il massimo rispetto e riuscita degli obiettivi di efficienza, efficacia e rapidità dell’azione amministrativa), riguarda la modalità dei controlli, evitando lo spreco di energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio. Le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie.

2. Il servizio SMS

Spostiamoci ora sul versante dell’organo che si occupa della riscossione dei tributi e contributi a livello nazionale. Equitalia, controllata per la maggior parte proprio dalla Agenzia delle Entrate (51%), ha di recente adottato un particolare servizio a favore del contribuente “ritardatario”: SMS, Se Mi Scordo.

 “Se Mi Scordo” è un servizio di avviso tramite sms o e-mail, dedicato a tutti i contribuenti che hanno un piano di rateizzazione attivo e/o che sono interessati a ricevere un promemoria in caso di affidamento ad Equitalia di un nuovo carico da riscuotere (cartelle/avvisi di accertamento esecutivo/avvisi di addebito). Esso è un servizio puramente informativo, attivabile dallo stesso contribuente interessato tramite un degli sportelli Equitalia o all’interno di una apposita “area riservata”, ove dovrà indicare o un numero di telefono o una E-mail al fine di ricevere i messaggi ed essere aggiornato sulle scadenze.

Quando sarà avvertito il contribuente con “Se Mi Scordo”?

  • Prima che ti arrivi una cartella e se ad Equitalia è stata affidata la riscossione di una somma a tuo carico;
  • se hai un piano di rateizzazione attivo e non hai pagato la metà del numero massimo delle rate previste per la decadenza;
  • se hai un piano di rateizzazione attivo e manca una sola rata da pagare per decadere. (3)

3. La soppressione di Equitalia ed il futuro rapporto AF-contribuente

Per completare il quadro della nuova situazione all’interno della amministrazione finanziaria, non si può non far riferimento alla recente decisione di sopprimere Equitalia.

Dal 1° luglio 2017 Equitalia viene sciolta (con l’esclusione di Equitalia Giustizia, che si occupa del Fondo unico giustizia): competenze e personale passano all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente pubblico economico vigilato dal Ministero dell’economia e delle finanze. L’ad di Equitalia diventa commissario straordinario per gestire la fase di transizione e approvare lo statuto.

Inglobando Equitalia, dunque, il Fisco – proprio come accade negli altri Paesi europei – si vedrebbe attribuito anche il compito di andare a recuperare le cifre evase, nel segno di una maggiore efficienza e di un atteggiamento meno “vessatorio” nei confronti del cittadino-contribuente.

Ma a quel punto cosa succederebbe ai dipendenti di Equitalia, che al momento lavorano con contratto privato? Passando sotto l’egida del Fisco, il contratto di questi lavoratori diverrebbe pubblico.

Ma l’assunzione in quel caso non sarebbe automatica. L’Agenzia delle Entrate, infatti, è un ente pubblico e per lavorarvi è necessario superare un concorso. Dopo le modifiche, al personale dipendente non si chiede più di superare una procedura di selezione, ma una ricognizione delle competenze per “una collocazione organizzativa coerente e funzionale alle esigenze”.

Importante è anche l’abolizione degli studi di settore, al loro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale”, che premiano i contribuenti più affidabili con esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti. È il Ministro dell’economia e delle finanze che individua con decreto indici sintetici di affidabilità fiscale cui collegare livelli di premialità per i contribuenti più affidabili. Ma cosa sono? L’indicatore di compliance (o indice di affidabilità) è un dato sintetico che fornisce, su scala da uno a dieci, il grado di affidabilità del contribuente. Se il contribuente raggiunge un grado elevato avrà accesso al sistema premiale che prevede oggi, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione del periodo di accertabilità. Il nuovo indicatore sarà articolato in base all’attività economica svolta in maniera prevalente, con la previsione di specificità per ogni attività o gruppo di attività.

  • Ocse “Forum on tax administration: small/medium enterprise (SME) compliance subgroup”, november 2010
  • Circolare Agenzia delle Entrate 16/E. Roma 28/04/2016
  • gruppoequitalia.it
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